CRONACHE DI RESISTENZA
Quarto Oggiaro 20 settembre 2008. È la data di un evento musicale gratuito, che richiama la gente in strada, affinché si ritrovi nella socialità, in un momento di festa con le note della musica hip hop e i colori dei writers: tutto questo per dare voce e liberare spazi a vantaggio della creatività e dell’espressione artistica.
Quarto Oggiaro, Milano. È il quartiere da decenni simbolo della periferia metropolitana: dalle cronache cittadine e nazionali viene ricordato solo come dormitorio, ghetto e luogo di spaccio dove dominano organizzazioni e logiche malavitose, mai menzionando lo sforzo quotidiano di migliaia di persone oneste e sincere.
Palazzi, strade e piazze in cui viviamo, spesso inascoltati, e sulla nostra pelle sperimentiamo la discriminazione in virtù dell'appartenenza territoriale ad un rione etichettato come Bronx: uomini, donne e bambini, italiani e immigrati, tutti ugualmente relegati ai margini del Centro “vetrina” della Milano capitale economica e finanziaria. Nel nostro futuro c'è l'Expo 2015 e la riurbanizzazione invasiva del nostro territorio. Ma quali le opportunità di miglioramento della nostra vita? Vedremo aumentare i servizi per il territorio?
Sappiamo cos’è l’immigrazione, perché è parte della nostra storia. A partire dal primo insediamento di edilizia popolare del 1954, nei decenni successivi questa si espande e diventa meta di coloro, i nostri nonni e genitori, che dal Meridione approdano nelle grandi città industriali in cerca di lavoro, entrando così nell’ingranaggio del motore economico milanese, per ritrovarsi poi sfruttati come manodopera nelle fabbriche del Nord con tanto lavoro, tanti straordinari e pochi soldi.
Oggi nuovi migranti provenienti da tutto il mondo abitano le sue strade, in cui vivono e s’incontrano varie culture e religioni. Sono persone di diversa provenienza culturale e geografica, ma costrette ad affrontare condizioni di vita e di lavoro spesso molto simili: precarietà, difficoltà a sostenere costi e situazioni spesso al limite della dignità e della sopravvivenza. Ai tanti problemi comuni la risposta non deve essere “la guerra tra poveri”, utile solo a chi, pochi, vuole far vivere la popolazione al ribasso.
È la perdita dei valori di solidarietà e collettività che crea il terreno fertile per l’affermarsi di logiche disgreganti e comportamenti razzisti e fascisti.
Ma noi, gente semplice, siamo sempre ricorsi all'arte di arrangiarsi, senza sperare troppo in uno Stato disinteressato e sapendo colmare i vuoti istituzionali aiutandoci e autogestendoci. Questo nostro spirito di “risposta solidale” ad una mancanza, non deve andare perso perchè ci contraddistingue.
"Partigiani in ogni quartiere", un percorso nato in occasione del 25 aprile 2008 e promosso dal C.A. Torchiera, comitato antifascista di zona 8, Antifa di Milano, Olinda, Spazio Baluardo e da tante singolarità, vuol essere un momento di coinvolgimento e di sensibilizzazione della popolazione dei quartieri milanesi sull’antifascismo, antirazzismo, e contro ogni discriminazione e vuole ribadire l’importanza della partecipazione, rifiutando di delegare ad altri la nostra appartenenza e libertà.
INFO: BALUARDO@GMAIL.COM
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