sabato 4 ottobre 2014

Una pellicola al Balu - Agorà - Domenica 5 Ottobre, ore 21.00





Regia di Alejandro Amenàbar
con Rachel Weisz
è un film del 2009 dedicato alla vita e alle opere della filosofa pagana Ipazia di Alessandria, vissuta tra IV e V secolo dopo cristo.


Nella storia, ambientata nella città più cosmopolita dell’impero romano d’oriente, si assiste al progressivo disgregarsi della società tradizionale basata su un ordine politeista per il diventare determinante della nuova religione dell’impero, il cristianesimo. Ipazia è esattamente, nell’ottica del regista, l’ultima rappresentante di una società antica e colta che viene spazzata via dall’intolleranza della nuova cultura dominante, che non può accettare la figura di una donna che osi parlare in pubblico e occuparsi di scienza. Il film segue quindi la storia delle sue scoperte scientifiche portata avanti in un clima di crescente ostilità.

Per quanto la storia rimanga discutibile nella sua interpretazione, Alejandro Amenàbar riesce a dare un ritratto storico del contesto in cui essa si ambienta di grande chiarezza e lucidità, riportando agli occhi dello spettatore la complessità dei cambiamenti storici, dei personaggi e dei pensieri che portano al trionfo del cristianesimo non solo dal punto di vista religioso, ma soprattutto politico: il più grande pregio del film è certamente la sua capacità di descrivere il modo con cui i Vescovi divennero i massimi esponenti dell’autorità politica nelle città dell’impero romano, una posizione che avrebbero ricoperto almeno fino alla metà del medioevo.

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