mercoledì 29 ottobre 2008

Senza titolo

QUESTIONE DI CLASSE

Videodocumentario dell'Assemblea Pubblica tenutasi alla scuola elementare di via Trilussa a Quarto Oggiaro in occasione del No Gelmini Day del 2 ottobre 2008

servizio di Susanna Cernotti 

 

E' il 2 ottobre, il No Gelmini Day. In tutta Italia insegnanti, genitori e studenti si danno appuntamento per coordinare le prime forme di protesta contro il Decreto 137 del Ministro Gelmini.

A Quarto Oggiaro l'assemblea pubblica viene autoconvocata nella scuola di Via Trilussa ma già in molti altri plessi scolastici sono state raccolte le firme e il tam tam delle manifestazioni locali e cittadine scuote la città dalle periferie al centro e ritorno. Ma in silenzio, come ombre. Alitalia occupa, infatti, tutte le prime, seconde e terze pagine dei giornali, i talk show fino a notte mettono a confronto piloti, politici, hostess e sindacalisti avversi. Ma sul futuro della scuola dei nostri figli... niente. Arriva poi la crisi finanziaria e le banche conquistano l'informazione pubblica. C'è sempre qualcosa di più urgente.

Se non si hanno figli e non si vive, quindi, direttamente il disagio dettato da ogni riforma della scuola, è un po' difficile capire i cavilli di questo Decreto. Ed è ancor più difficile capire perché il Governo sia ricorso ad un Decreto quando la riforma dovrebbe essere materia di un dibattimento parlamentare. Il Decreto è, infatti, uno strumento legislativo dettato da una condizione di straordinarietà, necessità ed urgenza (requisiti per la Corte Costituzionale). E' il Parlamento a convertire in legge il decreto entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La Camera dei deputati ha già approvato il ddl di conversione in legge del decreto Gelmini con 280 voti a favore. Manca il Senato che lo farà, probabilmente il 29 ottobre. Tutti in piazza, quindi, il 30 ottobre per lo Sciopero Generale della Scuola convovato dai sindacati.

L'informazione pubblica ci ha rimandato in queste ultime settimane solo un'eco di voci su grembiulini, maestro unico e classi “etniche”. Ma quale sia la visione o l'”idea” di scuola pubblica che questo governo abbia in mente, proprio la stampa e la TV faticano a diffonderla. Lo scopo delle Assemblee pubbliche è anche questo, far circolare le informazioni attraverso canali alternativi, il passaparola.

...to be continued (articolo scritto a rate nei ritagli di tempo)

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